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Amazon batte Kobo: 3 – 0

11 commenti

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Da un po’ di tempo (più di tre mesi fa) ho segnalato un bug serio per il lettore Kobo Touch. Ho scomodato il responsabile del customer care di Kobo ed è intervenuto anche un responsabile Mondadori, infatti Mondadori mi ha indicato via twitter l’email da usare per illustrare il problema. Il problema è stato riconosciuto e per i lettori Kobo Glo e Kobo Aura HD è stato rilasciato un firmware che corregge il problema: ora si torna a poter leggere la miniSD all’avvio dell’ereader, ma solo per quei modelli, per il Kobo Touch dopo più di tre mesi c’è il silenzio più assoluto, cioè non tanto il silenzio, ma non ci sono novità, non c’è una data di rilascio di detto firmware per il Kobo Touch.

Sarà che il Kobo Touch forse viene mandato in pensione.

Com’è stato gestito il problema? A mio avviso, dopo 3 mesi e 3 giorni (per la precisione) essendo ancora lì, fermo, in modo poco piacevole. Kobo non ci fa per nulla una bella figura. Nel mentre uscirà il bellissimo Kobo Aura, una versione a 6″ del Kobo Aura HD, quindi anche il Kobo Glo andrà in pensione.

Come mai tiro in ballo Amazon?

Detto fatto. Amazon ha una cura per il cliente che Kobo se la sogna. Vorrei poter dire il contrario, visto che posseggo un lettore Kobo, ma significherebbe negare la realtà, purtroppo. Immagino che un problema di firmware su Kindle non ci sia mai stato e se anche c’è stato non penso proprio che Amazon lascia un cliente per più di tre mesi nel silenzio senza rendere disponibile un aggiornamento firmware che risolva il problema introdotto.

Ma il “Amazon batte Kobo” non si ferma qui. Ci sono altri due punti su cui Amazon ha messo KO Kobo.

Un nuovo prodotto: il nuovo Kindle PaperWhite batte il neonato Kobo Aura 6″ per le nuove funzionalità e per un miglior sistema di illuminazione. Funzionalità che Amazon ha attinto anche dal suo rivale Kobo. Per esempio? Le statistiche di Kobo. Le conoscete? Quelle che vi dicono quanto tempo impiegherete a finire un e-book in todo e quelle che vi dicono capitolo per capitolo quanto tempo resta. Utilissime. Sono arrivate anche su Kindle. La battaglia si fa sempre più ardua. A colpi di qualità, funzionalità e supporto al cliente.

La terza chicca riguarda il book store, il negozio di libri e-book di Kobo. Si è rinnovato. Beh, in meglio sicuramente, no? Sì e no.

Cosa trovo sul sito di Kobo?

  1. i 50 libri più venduti del giorno
  2. le nuove uscite di narrativa
  3. i titoli consigliati per voi (li presentano in base a quanto comprato da loro in precedenza)
  4. i bestseller (che diventano sempre più best e sempre più seller con lo scorrere dei minuti)
  5. ciò che uscirà nelle prossime settimane
  6. le uscite mozzafiato
  7. qualche pubblicità editoriale
  8. pubblicità degli ereader

I mozzafiato non mi interessano, non vorrei mi si mozzasse il fiato leggendoli, sarebbe l’ultimo e-book letto e poi la morte. I bestseller non mi interessano, devo pensare con la mia testa, non con quella dei titoli che vendono di più e che venderanno sempre di più se qualcuno vi dice che vendono e che dovete comprarli perché vendono.

Se volessi cercare qualcosa? Una raccolta di racconti? Un titolo di fantascienza uscito qualche mese fa? Nisba… No, oggi alle 14:00 sono tornate le categorie dopo due settimane di assenza.

Ma un problema è di certo l’assenza di informazione sulla presenza o meno di DRM e, dulcis in fundo, completa assenza di:

  1. valutazione di un e-book in termini di voti (le famose stellette);
  2. recensioni

Ottimo direi! Chi volete che compri un e-book in base alla copertina e alla “sinossi”? Magari in tanti, non so. Serve comunque una valutazione di confronto fatta con altri utenti a meno che non si conosca già l’autore, magari si è letta un’opera precedente.

Per fortuna che sul sito inMondadori, che è il patner italiano di Kobo, tutte le informazioni di cui sopra ci sono.

Per concludere, di cosa ha bisogno un acquirente che capito su Kobo Books per procedere a un acquisto non indotto, ma spontaneo? Di tutte le informazioni che prima c’erano e che ora non ci sono più. Certo le recensioni non ci sono mai state, avrebbero dovuto mettercele e invece hanno eliminato anche i “rates”. Invece su Amazon recensioni e rates ci sono dall’alba dei tempi, e le classifiche per categoria non sono mai sparite.

Si possono mandare dei feedback, dei consigli per migliorare. In due settimane hanno reintrodotto le categorie, quindi si può ben sperare.

Non so, ma ho la sensazione che Kobo per ogni passo avanti che fa, poi dopo un po’ ne fa qualcuno indietro, eppure hanno un bel lettore e-book, sono validi concorrenti Amazon. Davvero non so cosa pensare. Forse non dovrei pensare e basta.

Autore: giovanni

Scrivo su http://giovanniventuri.com/ e creo e-book per professione su https://makeyourebook.wordpress.com/

11 thoughts on “Amazon batte Kobo: 3 – 0

  1. Per non parlare del problema conclamato del display, che si rompe da solo dopo qualche mese, facendoti rimanere impressa la copertina dell’ultimo libro letto, senza possibilità di cambio o di garanzia (il display non è in garanzia).
    Kobo è meglio lasciarlo perdere

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    • No, assolutamente no. Ho Kobo Touch da quasi 3 anni. Preso a Londra quando in Italia non c’era nemmeno Amazon o era appena arrivato, non ricordo. E il display non ha mai dato problemi. Ho ancora la pellicola trasparente originale sopra. Kobo ha i suoi difetti, ma il display non si rompe. Avrai avuto un prodotto difettoso.

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    • caspita hai ragione! è una settimana che litigo con kobo per il tuo stesso motivo ed ora ho capito perché! quindi posso buttare al cesso il mio kobo aura? dall’assistenza mi hanno risposto così: Attraverso il suddetto numero telefonico, Kobo fornirà all’utente un codice di autorizzazione di reso di
      merce (Return Merchandise Authorization -“RMA”) e istruzioni specifiche sulle modalità e il luogo per la
      restituzione del proprio eReader. All’utente potrà essere richiesto di indicare i propri recapiti, il luogo e la
      data di acquisto e il modello e numero di serie dell’eReader da restituire. L’eReader dovrà essere spedito
      all’indirizzo specificato da Kobo, con spese di spedizione e assicurazione a carico dell’utente, nella
      confezione originale, unitamente a una prova dell’acquisto (es. uno scontrino o un buono regalo contenenti
      la data di acquisto) e al codice RMA fornito da Kobo. All’utente potrà altresì essere richiesto di fornire un
      numero di carta di credito in corso di validità per ottenere una sostituzione anticipata dell’eReader prima
      che Kobo riceva l’eReader dell’utente presso il proprio centro resi. L’utente dovrà restituire il proprio
      eReader entro i tempi indicati da Kobo; qualora ciò non avvenga o qualora Kobo stabilisca che l’eReader
      restituito non sia coperto dalla Garanzia Limitata, Kobo si riserva il diritto di addebitare sulla carta di
      credito dell’utente il prezzo di acquisto al dettaglio di ogni eReader sostitutivo anticipatamente inviato
      all’utente, oltre ai costi di spedizione e amministrativi applicabili. Qualora non venga fornito un numero di
      carta di credito, verrà richiesto all’utente di inviare il proprio eReader a Kobo prima di riceverne uno in
      sostituzione.

      NON HO PAROLE!!!

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      • Quando inizi ad avere un problema serio con Kobo è la fine. Il customer care non è un vero customer care, e non si avvicina al concetto nemmeno per errore. Se lo hai preso in un negozio Mondadori o Feltrinelli vai lì e fai confusione finché non te ne esci con il lettore nuovo, però devi essere sicura di non aver danneggiato tu il lettore. A volte mettendoli in borse piene e magari senza custodia gli oggetti che hai in borsa premono sul vetro e lo crepano.
        Se avessi avuto un Kindle, tempo 30 minuti e sapevi come rispedirlo ad Amazon senza pagare nulla e te lo sostituivano dopo un loro contatto telefonico e capito la natura del problema.
        La differenza tra Amazon e Kobo è abissale.

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        • Io sicuramente consiglio sempre di comprare i lettori da negozio fisico, in modo da accorciare i tempi e avere un riscontro immediato se insorgono problemi. Quando ho avuto problemi con il mio lettore l’ho portato in negozio, loro l’hanno inviato in garanzia e in meno 15 giorni mi hanno dato quello nuovo. Non ci vedo nulla di male se vogliono assicurarsi che il danno non sia stato causato da me, prima di rimborsarmi.

          Una precisazione: da un paio d’anni nemmeno per Amazon la rottura dello schermo è più sotto garanzia: gli schermi di tutti i lettori hanno una componente di verto sottile e quindi più fragile (le custodie rigide sono d’obbligo con gli ereader), sostituirli ‘aggratis’ ogni volta che si rompono è un suicidio economico. Un vantaggio è che Amazon offre la possibilità una garanzia aggiuntiva ‘danni accidentali’ pagando, mi pare, una ventina di euro in più rispetto al prezzo del Kindle.

          Io continuo a non concepire l’idea che se compro un ebook da Amazon o lo leggo su Kindle reader (e quindi dovrò sempre comprare Kindle) o lo leggo su Kindle app. I l’ebook l’ho comprato, lo voglio leggere dove mi pare, conservarlo dove mi pare e se domani voglio cambiare tipo di lettore lo voglio poter usare lo stesso. Su questo Kobo, Sony, Trekstor e compagnia hanno un vantaggio unico e per me essenziale.

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          • Con Kobo non te la spicci. Se hai problemi, anche se l’hai comprato in negozio devi mandarlo a tue spese in Canada e il bug della mini SD e del firmware affligge i vari modelli di Kobo. Messo apposta per scoraggiare l’acquisto fuori da KoboBooks. Con Amazon anche se compri altrove puoi convertire il formato et voilà.

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  2. “Se hai problemi, anche se l’hai comprato in negozio devi mandarlo a tue spese in Canada e il bug della mini SD e del firmware affligge i vari modelli di Kobo.”

    Eh? Ma da quando? A me l’hanno cambiato due volte (a distanza di un anno per problemi diversi) in negozio Mondadori. Ogni volta in meno di 15 giorni (era ancora in garanzia), del Canada non si è mai parlato, la mia unica spesa è stata il biglietto del bus per arrivare in negozio. Il 50% dei miei libri viene da fuori Kobobooks e l’ho caricato su SD, per di più via Calibre puoi ‘addestrare’ il Kobo a verderli come kepup quando li invii (il formato più ottimizzato) e ottenere quasi tutte le funzionalità extra.

    I difetti del Kobo ci sono, ma gli schermi che rompono a ‘comando’ e l’assistenza solo canadese non lo sono di certo!

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    • Molti utenti mi hanno segnalato questa problematica dell’assenza di una garanzia italiana e io stesso con il problema noto della miniSD chiesto in un negozio LaFeltrinelli mi hanno detto che c’era da contattare personalmente Kobo cosa fatta per diverso tempo e di cui Kobo non ha mai risposto con la risoluzione del problema. Se le condizioni di garanzia sono cambiate di recente è una cosa nuova.

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    • Il formato KePub dei file ti rende impossibile gran parte delle cose e non è certamente una soluzione. Tanto vale comprare un Kindle se devo cambiare il formato. Almeno parlo per me.

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  3. io ho un touch da un anno e mezzo, nessun problema. mia sorella ha un Kindle e non mi piace l’esperienza di lettura con lo sfondo bianchissima, molto più piacevole e vicino al libro il kobo. poi non sopporto i formati proprietari.gli epub ora li prendo in prestito dalle biblioteche online.

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    • Mobi non è un formato proprietario in senso stretto. Io invece non sopporto essere preso in giro dal servizio clienti quando negano la realtà. Nel firmware hanno rimosso la lettura della scheda di memoria esterna e loro lo negano. I libri presi in prestito in eBook sono pieni zeppi di DRM. Se ami i formati aperti dovresti detestare il DRM. Trovo Amazon migliore anche perché il supporto del servizio clienti è una bomba.

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